…che cos’è il counseling?
Come lavora un counselor?
Contrariamente a quanto alcuni pensano “il counselor NON dà consigli”,ma rispetta e mantiene i confini delimitando il proprio campo di intervento.
Quali sono i confini che un counselor è tenuto a rispettare nel suo intervento professionale?
“Quando si parla di confini è opportuno chiarire che accezione si da al termine:……
in questo caso il confine è una linea precisa, una barriera che separa un territorio da un altro: quello che è da una parte, non appartiene all’altra”.
In questo articolo la dott.ssa Milly De Micheli, direttrice della Scuola di Counseling J.E.T.di Genova, vuole fare chiarezza sul significato del Counseling, sulla professione e sull’intervento specifico, alla luce del counselor che utilizza tecniche di Analisi Transazionale (AT).
Questo comporta lavorare con un “contratto” con il cliente ed attenersi a quello, nell’ambito del proprio intervento fino a quando non si è raggiunto l’obiettivo prefissato, nel tempo stabilito.
Ma anche chi utilizza tecniche diverse, Rogersiane o Gaestaltiche, ha bisogno di stabilire, all’interno del campo in cui interviene, quali sono le proprie delimitazioni.
E’ un articolo decisamente professionale, ma che rende l’idea anche al cliente, della profonda e specifica preparazione di un Counselor Professonista, e dà spunto per poter valutare l’affidabilità e la serietà del professionista a cui ci si rivolgere.